Parmigiano Reggiano
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Parmigiano Reggiano: vendite in crescita dell’8,7%, a gennaio. Il Consorzio stanzia altri 3,6 milioni di euro per stabilizzare il mercato

Assicurare la stabilizzazione delle condizioni di equilibrio di mercato, sostenere la domanda in Italia e nel mondo e finanziare progetti di sviluppo dei caseifici produttori di Parmigiano Reggiano e degli operatori commerciali. Sono questi gli obiettivi delle misure deliberate del Consiglio d’amministrazione del Consorzio della Dop. Gli investimenti aggiuntivi per lo sviluppo di mercato, rispetto agli 8 milioni di euro approvati durante l’Assemblea generale dei consorziati di dicembre, ammontano a circa 3,6 milioni, per un totale di 11,6 milioni di euro.

Parmigiano Reggiano: sconto scolmatura all’80% per il 2023

La prima misura presa dal Cda per il 2023, considerando le mutate condizioni del mercato lattiero caseario e del crollo delle quotazioni del latte spot rispetto a fine 2022, è l’aumento dello sconto scolmatura (la compensazione economica agli allevatori che, in caso di sovrapproduzione o di crisi, cedono al di fuori della filiera parte del latte in sovrappiù idoneo a produrre Parmigiano Reggiano) nella misura massima prevista dell’80%. Pertanto, in termini assoluti, sarà riconosciuto uno sconto pari a 10 euro per ogni quintale “scolmato” su un pari quantitativo soggetto a effettiva contribuzione aggiuntiva (il contributo economico che deve versare il caseificio che ecceda i limiti di produzione previsti nel Piano Regolazione Offerta del Consorzio). Inoltre, è stato definito un piano di investimenti straordinari per il sostegno dei progetti di sviluppo commerciale degli operatori, sia in Italia, sia nei mercati esteri, e dei caseifici produttori.

Nella sezione “Progetti” del sito del Consorzio sono state pubblicate le Linee guida per le richieste dei contributi 2023. Questo pacchetto di misure viene lanciato in contemporanea all’annuncio degli ottimi dati delle vendite in Italia: a gennaio 2023, in base ai dati Nielsen, si è registrato un aumento del +8,7% (2.855 tonnellate vs. 2.628 tonnellate nel gennaio 2022).

“Il 2023 sarà un anno caratterizzato da grandi sfide legate alle incertezze macroeconomiche causate dal conflitto in Ucraina, al caro energia, all’incremento del costo delle materie prime e a un’inflazione crescente che ridurrà il potere d’acquisto delle famiglie”, ha affermato Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio. “Il Piano Regolazione Offerta ci consente di intervenire tempestivamente per assicurare la stabilizzazione delle condizioni di equilibrio di mercato, così da sostenere la filiera in un momento particolarmente delicato. Un modus operandi che è già stato premiato dai dati di inizio 2023, con un aumento delle vendite in Italia del +8,7% che segna un netto divario con i principali competitor. Questo ci dà fiducia nell’affrontare un anno importante, in cui verrà commercializzato il picco di produzione più alto nella storia della Dop, quello del 2021, sapendo di avere strumenti e strategie all’altezza della sfida”.