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Al via oggi, negli Usa, la Settimana della cucina italiana nel mondo. Oltre 50 iniziative in un mercato cresciuto del 10,9%, nel 2022

“Convivialità, sostenibilità e innovazione: gli ingredienti della cucina italiana per la salute delle persone e la tutela del Pianeta”. E’ questo il tema della VII edizione della Settimana della cucina Italiana nel mondo, che si terrà negli Stati Uniti dal 14 al 20 novembre 2022. “La cucina italiana, tra le più amate negli Stati Uniti, coniuga perfettamente tradizione e innovazione, semplicità e gusto, qualità e creatività, all’insegna di salute e benessere”, ha evidenziato l’Ambasciatrice italiana in Usa Mariangela Zappia, rilevando come “il settore agroalimentare italiano, fondato su un rapporto armonioso tra produttori, consumatori e territorio, rappresenti un modello di sostenibilità economica, sociale ed ambientale. La rassegna negli Stati Uniti mira a promuovere un’ulteriore crescita dell’export di made in Italy nel mercato americano, che apprezza le nostre produzioni alimentari e vitivinicole di altissima qualità vincolate a standard produttivi certificati ed internazionalmente riconosciuti rispetto a quelle non autentiche. L’agroalimentare italiano si conferma uno dei settori trainanti del nostro export negli Usa”.

Nei primi nove mesi del 2022 l’export di Made in Italy negli Usa, infatti, ha segnato una crescita del 10,9% dopo che, nel 2021, aveva già registrato un aumento del +18,2% rispetto al 2020, raggiungendo un valore pari a 6,5 miliardi di dollari (di cui 2,3 solo di vino). Il comparto genera da solo oltre il 10% del valore delle nostre esportazioni negli Usa. Vino, Acque minerali, Olio, Pasta, Conserve, Formaggi e Salumi sono al centro di un paniere che vede anche prodotti di nicchia sempre più presenti sulle tavole americane di ristoranti e case private.

Settimana della cucina italiana nel mondo: 50 eventi in tutti gli Stati Uniti, con chef, associazioni e Consorzi di tutela

L’Ambasciata, insieme alla rete di Consolati, Istituti di Cultura, uffici Ice, Enit in tutto il Paese ha messo in campo un ricco programma di oltre 50 iniziative, che offriranno l’occasione per promuovere negli Usa anche la candidatura di Roma all’Esposizione Universale 2030, imperniata sugli stessi concetti di sostenibilità, rigenerazione, inclusione e innovazione al centro della Settimana della Cucina. Da Detroit a Puerto Rico, da Boston a San Francisco, da Los Angeles a Charlotte, passando per Chicago, Houston, Washington, Filadelfia, New York, San Clemente e Miami, il menù della Settimana della cucina italiana comprende: workshop su tecnologia, innovazione e sostenibilità nel settore; masterclass di cucina con rinomati chef italiani; mostre culturali; eventi eno-gastronomici e degustazioni di vini, prodotti e piatti italiani; programmi educativi per bambini e studenti; approfondimenti su alimentazione e salute; promozione della lingua italiana nell’alimentazione; valorizzazione dell’eno-gastronomia italiana tra tradizione e innovazione. “Si tratta di uno sforzo di tutto il sistema Italia negli Stati Uniti”, ha evidenziato l’Ambasciatrice Zappia, valorizzando le collaborazioni con soggetti quali l’Accademia Italiana della Cucina, Eataly, Slow Food, American Italian Food Coalition, Young Professionals in Foreign Policy, l’Universita’ di scienze gastronomiche di Pollenzo, nonché’ i contributi di chef italiani, consorzi di produttori agroalimentari italiani Dop e sponsor rappresentativi del Made in Italy.

L’Ambasciatrice d’Italia ospiterà, nella splendida cornice di Villa Firenze, gli chef stellati Cerea per un evento promozionale dell’alta cucina italiana. Giovedì lo stesso Roberto Cerea sarà protagonista di un evento in Ambasciata di cui parte del ricavato sarà devoluta al “Boys and Girls Club of Greater Washington”. Con più di 8,000 eventi in 100 paesi nelle passate sei edizioni, la Settimana della Cucina Italiana nel Mondo si conferma tra le principali iniziative del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale per la promozione del Made in Italy nel mondo in un settore strategico per l’economia nazionale.