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Grana padano: a giugno il grattugiato cresce dell’11%

Il grana padano grattugiato cresce in doppia cifra nel mese di giugno (+11%), dopo il rallentamento registrato ad aprile maggio.

Nel carrello torna la componente di servizio

Un dato confortante per diverse ragioni: secondo i numeri diffusi dal Consorzio di tutela, gli sfridi sono cresciuti del 35,4%, pari a +5.002 forme, denotando quindi un buon andamento del porzionato con crosta anche in giugno, oltre che a maggio. Inoltre, a giugno non si era mai registrato un corrispettivo di ben 138.773 forme destinato al grattugiato e senza crosta. Il ritorno all’acquisto di un prodotto con una marcata componente di servizio è anche il segno della ripresa di consumi dettati da esigenze di praticità e risparmio di tempo. In controtendenza con il carrello post bellico del lockdown, quando a crescere era l’acquisto di prodotti come il lievito e la farina, anziché il pane.

Frenano l’estero e la ristorazione

Ma non ci sono solo buone notizie nella circolare 69/2020 del Consorzio di tutela grana padano. In calo risulta l’uscita di forme intere da take away o l’utilizzo nel food service; in Italia, le crescite del canale retail compensano in parte la frenata della ristorazione, ma all’estero non è così. Pertanto, la comunicazione ai consorziati si chiude con la segnalazione della necessità di ridurre la produzione nel secondo semestre dell’anno, che nel primo è cresciuta del 4,15%.

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