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Il lattosio? Non è un nemico ma un importante nutriente

Il lattosio è uno zucchero importantissimo e un nutriente fondamentale per la dieta. Per questa ragione il suo consumo non va assolutamente evitato, salvo i casi di reale intolleranza. Fil-Idf, la Federazione mondiale del latte, interviene sul tema con il documento “Lactose, an important nutrient: Advocating a revised policy approach for dairy and its intrinsic sugar”, un position paper diretto soprattutto ai governi e alle autorità di salute pubblica mondiali, che hanno nella federazione il loro interlocutore scientifico primario per il settore dairy. Semplici e molto chiare le tesi sostenute nel documento: il lattosio è un carboidrato ed è lo zucchero naturalmente contenuto nel latte e nei prodotti lattiero caseari. Per questa ragione il suo consumo, a differenza di quello degli zuccheri aggiunti agli alimenti, va raccomandato: gli zuccheri presenti naturalmente nei cibi sono infatti contenuti all’interno di strutture complesse, ricche di nutrienti essenziali per la salute.

La possibilità di eliminare alcune componenti è un processo fondamentale, che ha consentito ai celiaci e agli intolleranti al lattosio di ampliare notevolmente la gamma dei cibi da poter consumare senza effetti collaterali, ma che risulta inutile e anche dannoso se non necessario.

Senza non è sempre un valore

Il documento di Fil-Idf arriva in un momento molto importante, che vede molti governi e la stessa Ue alle prese con la definizione di etichette e metodi per fornire informazioni nutrizionali corrette sulle etichette, semplici, utili e di facile comprensione. Ed entra nel vivo di una questione, quella dei ‘senza’, che vive spesso di fake news e autodiagnosi dei consumatori, pronti a decretare la loro intolleranza a qualche elemento, come il lattosio o il glutine, anche in assenza di un parere medico. Il fenomeno, esploso negli ultimi anni, ha però dei risvolti importanti, sul piano della corretta alimentazione: la possibilità di eliminare alcune componenti è un processo fondamentale, che ha consentito ai celiaci e agli intolleranti al lattosio di ampliare notevolmente la gamma dei cibi da poter consumare senza effetti collaterali, ma che risulta inutile e anche dannoso se non necessario. Eliminare il glutine o il lattosio richiede infatti accorgimenti tecnologici e produttivi che talvolta comportano anche una diversa composizione dell’alimento e che cambiano la struttura dei suoi macronutrienti. Il rischio è di assumere maggiori quantità di zuccheri aggiunti eliminando quelli naturalmente presenti nei cibi, che sono essenziali al funzionamento dell’organismo e delle sue funzioni cognitive.