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Scaffali vuoti, l’appello del Banco Alimentare ale istituzioni: “Ripristinare la fornitura per gli indigenti”

Il Banco Alimentare della Lombardia chiede aiuto. “Stiamo affrontando una situazione difficile e complessa: gli scaffali del nostro magazzino si stanno svuotando, mancano specialmente i generi alimentari di prima necessità”, spiega il presidente, Dario Boggio Marzet. Nel 2023 il Banco Alimentare della Lombardia ha assistito 213.589 persone, pari al 6% in più rispetto al 2022. E per il 2024 i numeri sono ancora più drammatici: aumentano infatti le richieste di aiuto a causa del reddito insufficiente o della mancanza di occupazione, secondo quanto emerge dalle rilevazioni condotte sulle 1.127 strutture caritative convenzionate. “Questi dati evidenziano le difficoltà di tanti che non riescono più a far fronte alla crescita esponenziale del costo della vita. Il reddito da lavoro rischia di non essere più un argine al disagio economico”, aggiunge Boggio Marzet.

A complicare ancora di più la situazione, si registra un importante calo degli approvvigionamenti, pari -25% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, per la concomitanza di due fattori: la diminuzione delle eccedenze dall’industria e i ritardi nelle consegne degli alimenti acquistati con i fondi stanziati dalle autorità europee e da quelle nazionali di aiuto agli indigenti. “Chiediamo alle Istituzioni e al Governo un immediato intervento che possa sbloccare la situazione, ripristinando la fornitura di alimenti, per continuare a sostenere le persone in povertà alimentare. Con l’imminente chiusura delle scuole le condizioni non possono che peggiorare, poiché a tanti minori verrà meno l’unico pasto garantito della giornata, complicando la già delicata situazione economica di molte famiglie in Lombardia. Per evitare ulteriori disagi, rivolgiamo un accorato appello anche alle aziende, a cui chiediamo di incrementare la donazione di alimenti da far arrivare sulla tavola dei 213.589 assistiti”.