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Ue: nel 2024 più formaggi e meno burro, secondo il report Usda

Il rapporto semestrale sull’Unione Europea pubblicato dal Foreign Agricultural Service (Fas) del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (Usda) prevede un calo a 148,9 milioni di tonnellate nella produzione di latte quest’anno, dai 149,3 del 2023.

Questo, secondo il report Usda, è il risultato del calo del numero di mucche e della minore redditività della produzione di latte. La tendenza ha eliminato le aziende agricole più piccole e meno efficienti. La diminuzione si vedrà anche nei consumi per uso industriale, dove si prevede un calo dello 0,3%. “Ciò richiede che le aziende di trasformazione lattiero-casearia decidano attentamente per quali prodotti utilizzare il latte disponibile”, spiega Anna Galica dell’ufficio FAS di Varsavia.

Il formaggio rimane il prodotto di punta prodotto nell’Ue, trainato da un solido consumo interno e da una forte domanda di esportazioni. Usda prevede che nel 2024 toccherà i 10,62 milioni di tonnellate, in crescita dello 0,6% rispetto al 2023. A trainare il settore dei formaggi sono sia le esportazioni che l’ospitalità e il turismo, dove la crescita del primo ha visto un aumento delle esportazioni del 3,6%, e dovrebbe espandersi nel 2024 del 2,1%, fino a 1,4 milioni di tonnellate. Una crescente popolarità degli speciality cheese sta avvantaggiando gli esportatori dell’Ue, osserva la FAS.

Tuttavia, secondo il report Usda, ciò andrà a scapito della produzione di burro, latte in polvere magro e intero. Si prevede che il burro diminuirà del 2,1%, a 2,07 milioni di tonnellate nel 2024, mentre la polvere magra diminuirà del 5,8%, a causa della minore disponibilità di latte e della riduzione delle esportazioni per il calo della domanda cinese. Le esportazioni di polvere magra sono diminuite del 7,6% rispetto ai livelli del 2023 e anche la domanda interna dell’UE è diminuita a causa del minore utilizzo da parte dell’industria di trasformazione alimentare, poiché i prezzi più elevati delle fave di cacao riducono la domanda per la produzione di cioccolato.

Galica afferma che il settore lattiero-caseario dell’UE continua ad avere preoccupazioni legate alla nuova politica agricola comune e alle direttive del Green Deal, che pesano negativamente sulle decisioni degli agricoltori di continuare la produzione.