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Nutriscore: il Portogallo verso il ritiro dell’adesione

Il Nutriscore sarebbe dovuto entrare in vigore a fine luglio di quest’anno, in Portogallo. Così prevedeva infatti l’ordinanza del passato governo, pubblicata ad inizio aprile 2024 sul Diário da República, la gazzetta ufficiale del Paese. Ma oggi, con il nuovo governo, arriva la sorpresa: “Stiamo valutando il Nutriscore, e nel giro di qualche giorno potremo annunciare la nostra decisione, perché la decisione del governo precedente non era legale”, ha dichiarato il ministro José Manuel Fernandes, a margine della riunione Ue Agrifish. La notizia della retromarcia portoghese sull’etichetta a semaforo l’aveva anticipata ieri il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, che in una nota spiega che l’adesione portoghese al Nutriscore era stata disposta “dall’ultimo governo socialista pochi giorni prima di interrompere la loro esperienza, sarà annullata naturalmente dalla loro corte o la revocheranno”. Per Lollobrigida, si tratta di “una vittoria del sistema Italia che tutela la qualità e il vero accesso alla trasparenza delle persone che acquistano e consumano. Il sistema Italia ha contrastato da sempre il Nutriscore, un’etichetta condizionante e non informativa, non utile alla trasparenza, ma che indirizza verso alcuni prodotti, spesso iper-trasformati rispetto a prodotti di qualità come il nostro parmigiano o l’olio d’oliva, che noi consideriamo eccellenze”, ha ribadito il ministro.

Nutriscore adottato in sette paesi

Il Portogallo sarebbe stato l’ottavo Paese in Europa a scegliere il sistema francese come modello nazionale di etichettatura nutrizionale, dopo Francia, Belgio, Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Spagna e Svizzera.  Il sistema a semaforo, con i suoi colori che vanno dal verde al rosso, abbinati alle lettere dalla A alla E, è stato tuttavia oggetto di numerose critiche, anche fra i suoi sostenitori, che si sono concentrate sul carattere obsoleto o inappropriato di alcune raccomandazioni. È in quest’ottica che i responsabili hanno rivisto, a fine 2023, l’algoritmo di calcolo.