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Scende del 3% l’export di formaggio Ue, nel 2022. In calo Regno Unito, Usa e Ucraina

Chiude con bilanci in negativo l’export Ue 2022 per tutti i prodotti lattiero caseari ad esclusione dell’infant formula, secondo il report Trade Data Monitor relativo all’intero anno. Dati che fanno ulteriormente brillare i risultati raggiunti dall’export di formaggi italiano che, nel 2022, ha superato 550mila tonnellate, con una crescita del +6%, per un fatturato vicino ai 4,2 miliardi di euro (+19%).
I flussi di formaggio Ue, invece, hanno registrato un modesto calo: -3% rispetto al 2021. In particolare, i volumi inviati nel 2022 verso il Regno Unito e gli Stati Uniti sono scesi leggermente, mentre sono saliti quelli spediti in Giappone, terzo mercato del formaggio Ue. La maggiore perdita, ovviamente, si è registrata per i quantitativi destinati in Ucraina (20mila tonnellate in meno rispetto al 2021).
L’export di Smp, nonostante il mese di dicembre più forte dal 2018 (con una crescita del 23% di merce inviata in Cina e del 70% in Algeria rispetto al dicembre 2021), ha chiuso l’anno in netto calo rispetto al 2021, totalizzando un -10%. In termini di volume, quello appena terminato è stato l’anno più debole per l’export di Smp della Ue dal 2016.

L’export e l’import Ue

Per quanto riguarda il siero, nonostante i recenti aumenti, i volumi inviati verso la Cina sono calati del 14% rispetto al 2021. In diminuzione anche i quantitativi esportati nel Sud-Est Asiatico, ad eccezione delle Filippine (+17%). I flussi di lattosio sono scesi del 4% rispetto al 2021, con volumi spediti verso il mercato principale, la Nuova Zelanda che, per la prima volta dal 2019, sono stati inferiori alle 40mila tonnellate. Le esportazioni di infant formula, mercato minore per la Ue, sono aumentate del 14% 2022/2021, con quantitativi in crescita considerevole verso gli Stati Uniti (+445%). La Cina si conferma importatore numero uno, con un aumento del 21% rispetto al 2021.

Le importazioni comunitarie hanno invece registrato una crescita significativa nel 2022, anche se partendo da volumi relativamente bassi. Il burro importato proviene principalmente dal Regno Unito (+30% vs. 2021). Le misure di politica commerciale e l’abolizione delle tariffe e dei contingenti hanno portato a una crescita annua spettacolare per la merce ucraina (quasi +5.000% vs. 2021). Anche la crema importata proviene principalmente del Regno Unito (oltre il 90% del totale, +27% vs. 2021).
Le importazioni di formaggio, invece, sono calate nel 2022, a causa soprattutto dei minori volumi provenienti dal Regno Unito (-10% vs. 2021) e dalla Svizzera (-6% vs. 2021), che ha registrato complessivamente una sofferenza per l’export caseario, nel 2022.