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Cina, torna a crescere l’import dairy, in ottobre: formaggi a +23%, giù invece le polveri

In ottobre, la Cina ha aumentato le proprie importazioni di prodotti dairy, tranne che per le polveri di latte, secondo l’analisi Assocaseari del report Trade Data Monitor L’import di Wmp, infatti, è calato del 17% ott.’22/ott.’21, nonostante un aumento dei quantitativi inviati dal principale fornitore, la Nuova Zelanda. Questo andamento probabilmente è causato da una maggior produzione nazionale, una domanda interna inferiore, un’economia e una valuta più deboli.

A confronto con un 2021 eccezionale, anche le importazioni di Smp stanno registrando variazioni negative da marzo 2022 in Cina. Ad ottobre sono calate del 32% rispetto allo stesso mese 2021, con perdite per tutti i principali fornitori. Ciononostante, in Cina i volumi importati da inizio anno sono agli stessi livelli del 2020. Le importazioni di siero, invece, sono aumentate per il terzo mese consecutivo, +12% ott.’22/ott.’21, trainate principalmente dai maggiori volumi provenienti dagli Stati Uniti (+25% ott.’22/ott.’21) e in misura minore dalla Bielorussia (+45% ott.’22/ott.’21). Di conseguenza, migliora anche il quadro da inizio anno, anche se resta ancora negativo (-23% genn-ott’22/genn-ott’21). Aumenta leggermente il flusso proveniente dagli Stati Uniti (+3%) che però non riesce a compensare quello inferiore proveniente dalla Ue (-32%) e da altri Paesi fornitori minori.

Buone notizie per l’import di formaggio, dopo il +7% di settembre, che è aumentato del 23% ott.’22/ott.’21, registrando un forte aumento dei volumi provenienti dalla Nuova Zelanda, +231% ott.’22/ott.’21. Anche le importazioni di Amf e di burro sono aumentate, con la Nuova Zelanda che si conferma fornitore indiscusso di questo segmento di mercato coprendo il 95% della domanda cinese di Amf e l’84% di burro.