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Nutriscore, cambia l’algoritmo. Novità anche per i formaggi

Il Nutriscore, cioè il discusso sistema di etichettatura fronte pacco che classifica gli alimenti con colori e lettere che vanno dalla A alla E, in base alla loro qualità nutrizionale, sta per cambiare. Entro la fine dell’anno, infatti, l’algoritmo subirà delle modifiche, con l’obiettivo di tenere in maggior considerazione l’apporto di grassi saturi, sale e zucchero degli alimenti. Sono sette i paesi europei nei quali il sistema è già stato adottato e che si apprestano a modificare i punteggi: Francia, Belgio, Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Spagna e Svizzera. A dare l’avvio alla decisione di modificare l’algoritmo di Nutriscore sono state le raccomandazioni alimentari del comitato scientifico incaricato del monitoraggio di questa etichettatura. L’Italia, che da sempre si oppone al Nutriscore e ha elaborato una propria etichettatura, il Nutrinform Battery, esulta per la decisione che dimostra senza dubbio alcuni limiti di questo sistema, già evidenziati da molti. Ma queste modifiche potrebbero anche essere un’arma nelle mani di quanti si battono per la sua adozione da parte della commissione Ue, che dovrebbe scegliere entro la fine dell’anno, visto che in parte raccoglie critiche emerse in questi mesi.

Nutriscore: le cinque novità dell’algoritmo.

Dalla sua introduzione, nel 2017, il Nutriscore non è mai stato rivisto. Per questo, i sette paesi hanno concordato una nuova classificazione degli alimenti, più in linea con le raccomandazioni dietetiche, che passa attraverso un cambio di algoritmo. In generale, i nutrienti favoriti da questo indice sono fibre, frutta e verdura, proteine, legumi, ecc. Al contrario, vengono fortemente penalizzati gli acidi grassi saturi, le calorie, lo zucchero e il sale. Entro la fine del 2022 si prevedono anche modifiche dell’algoritmo per le bevande. Sono cinque le categorie di prodotto che subiranno delle modifiche, per guidare i consumatori verso scelte alimentari più sane:


Olii: saranno valorizzati quelli meno ricchi di grassi saturi, come oliva, colza o noci, e gli alimenti che li contengono.
Pesce: il salmone e altri pesci grassi avranno un punteggio più alto rispetto alla carne rossa, per aiutare il consumatore a identificarli come prodotti sani, ottenendo la lettera A o B.
Cereali e prima colazione: i cereali integrali avranno un punteggio più alto di quelli raffinati mentre i prodotti con un alto contenuto di zucchero o di sale vedranno il loro grado passare da A a C o E.
Latte e formaggi: la differenza tra latticini dolci e non zuccherati sarà più marcata così come saranno evidenziate le differenze fra diversi tipi di formaggi, per esempio quelli con ridotto apporto di sale, che potranno ottenere il grado C.
Trasformati: i prodotti trasformati, i piatti pronti e alcune pizze surgelate non potranno più ottenere un punteggio nutrizionale verde (A o B), a meno che la ricetta non cambi, ma passeranno a C o D, nel caso della pizza.