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Il ceo di Danone: le nostre aziende non sono in vendita

Dopo i rumors dei giorni scorsi, lanciati dal quotidiano economico francese ‘La Lettre A’, secondo cui Lactalis starebbe valutando l’acquisizione di Danone o di parte delle sue attività, in particolare nel settore delle proteine vegetali, arriva per via indiretta la smentita del ceo di Danone, Antoine de Saint-Affrique (in foto). La notizia, infatti, si basava sul presupposto che Danone stesse valutando la cessione di alcune attività. Ma nel corso dell’assemblea generale dell’azienda, a Parigi, de Saint-Affrique, ha affermato: “Le categorie in cui operiamo sono in crescita e lo sono perché sono in linea con le aspettative dei nostri consumatori. E dico ‘tutte le nostre categorie’. Qualunque cosa si dica, non abbiamo intenzione di separarci da loro“.

L’idea che Danone fosse in procinto di mettere in vendita pezzi dell’azienda sembrava suffragata da una dichiarazione dello stesso ceo che, a marzo, aveva affermato: “il 10% del portafoglio dell’azienda potrebbe essere in “rotazione”. Le parole pronunciate a Parigi, però, sembrano chiudere qualsiasi prospettiva di accordo con Lactalis, almeno ufficialmente. Certo, le difficoltà sulla strada di questo accordo erano comunque tante, anche in considerazione del diverso posizionamento dei due colossi, senza dimenticare la questione dell’Antitrust. Ma in ogni caso i giochi, almeno per il momento, sembrano chiusi.

Danone, intanto, cresce: vendite a +7,1% nel primo trimestre 2022

Nel primo trimestre del 2022, Danone ha visto le sue vendite nette aumentare del 7,1%, a 6,23 miliardi di euro, rispetto alle aspettative degli analisti, che ipotizzavano un aumento del 5,5%. Le vendite omogenee della divisione lattiero casearia e vegetale di Danone sono aumentate del 3,6%, mentre il comparto della nutrizione specializzata ha visto aumentare le vendite del 9,5%; bene anche l’unità di acqua in bottiglia di Danone, che ha registrato un aumento di quasi il 16% delle vendite.