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Inflazione, gennaio a +4,8%. Il carrello della spesa sale del 3,2%

I dati Istat relativi al mese di gennaio confermano le stime preliminari e certificano quello che era già sotto gli occhi di tutti: la spinta inflazionistica si fa sempre più intensa e rischia di mettere in ginocchio la ripresa, per tutti. Secondo l’Istat, nel mese di gennaio 2022 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività registra un aumento dell’1,6% su base mensile e del 4,8% su base annua, con un’impennata dal già alto +3,9% del mese precedente. L’ulteriore e marcata accelerazione dell’inflazione su base tendenziale è dovuta prevalentemente ai prezzi dei beni energetici (la cui crescita passa da +29,1% di dicembre a +38,6%), in particolare a quelli della componente regolamentata (da +41,9% a +94,6%), e in misura minore ai prezzi dei beni energetici non regolamentati (da +22,0% a +22,9%), dei beni alimentari non lavorati (da +3,6% a +5,3%) e a quelli dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +2,3% a +3,6%); da segnalare, invece, il rallentamento dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti (da +3,6% a +1,5%).

L’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, rimane stabile a +1,5%, mentre quella al netto dei soli beni energetici cresce da +1,6% a +1,8%. L’aumento congiunturale dell’indice generale è dovuto, per lo più, ai prezzi dei beni energetici regolamentati (+43,8%) e in misura minore a quelli degli energetici non regolamentati (+3,0%), dei beni alimentari non lavorati (+2,0%), degli alimentari lavorati (+1,3%), dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+1,1%) e dei beni durevoli (+0,8%). Solo i servizi relativi ai trasporti diminuiscono (-1,6%), a causa per lo più di fattori stagionali.

L’inflazione acquisita per il 2022 è pari a +3,4% per l’indice generale e a +1,0% per la componente di fondo. Per quanto riguarda il carrello della spesa, accelerano sia i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona, che passano da +2,4% di dicembre a +3,2%, sia quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +4,0% a +4,3%). L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) registra una variazione congiunturale nulla e un aumento del 5,1% su base annua (da +4,2% di dicembre); la stima preliminare era +5,3%.