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Asiago, le ragioni del Consorzio: “La De.co. è uno strumento che crea disgregazione”

Sul caso scoppiato intorno alla De.co. Asiago, che vede contrapposto il comune del capoluogo dell’Altopiano e il Consorzio di tutela del formaggio Dop, abbiamo sentito il suo direttore, Flavio Innocenzi. Per capire cosa abbia spinto l’ente a presentare ricorso al Tar contro l’iniziativa del comune e, soprattutto, per quali ragioni si opponga all’istituzione della denominazione comunale Asiago.

Flavio Innocenzi, direttore del Consorzio: “Siamo pronti a revocare il ricorso se si sceglie un’altra modalità”

“Quello della valorizzazione delle eccellenze e delle produzioni locali è un diritto, un’iniziativa lodevole e un’importante strumento di marketing territoriale. Ma ci sono tanti modi per farlo, con formule diverse dalla De.co, che evitino sovrapposizioni o interferenze con le denominazioni comunitarie”, esordisce Innocenzi. “E’ dal 2013 che ci battiamo contro le De.co., uno strumento che crea disgregazione e non porta da nessuna parte. Oltretutto, le norme europee stabiliscono che, al di fuori del sistema delle Ig, un ente pubblico può essere titolare di un marchio e permetterne l’uso ai licenziatari a condizione che esso non attribuisca valore qualitativo all’origine della materia prima o del luogo della sua trasformazione, come invece si legge nel regolamento della De.co. Asiago. Il rischio, se ogni comune fa la sua denominazione, è quello di banalizzare e svilire Dop e Igp”.

La questione, però, va oltre il mondo delle Dop: il comune ritiene di aver diritto di disporre del proprio nome per promuovere prodotti o iniziative del suo territorio. “Ed è assolutamente così, il problema sta nel tipo di strumento scelto. Ci sono tante altre formule, come ad esempio l’iscrizione all’albo dei Pat, le Produzioni agricole tradizionali, che abbiamo anche suggerito al comune di valutare”. Ma se venisse tolta dal regolamento della De.co. qualsiasi possibilità di attribuzione a un prodotto caseario? “Sarebbe senz’altro un gesto di buona volontà”, risponde Innocenzi. “Ma, ancora più interessante, sarebbe mettersi intorno ad un tavolo e studiare insieme iniziative per promuovere e valorizzare sempre di più il territorio. Su questo siamo pronti: d’altra parte, sono il Consorzio e la Dop ad aver portato il nome ‘Asiago’ in giro per il mondo. Promuoviamo quotidianamente da oltre quarant’anni in Italia e all’estero l’immagine del prodotto e del territorio che gli ha dato i natali, impegnando risorse di notevoli entità per generare ricadute positive, anche sul fronte dell’immagine e della notorietà. Sosteniamo ogni anno la produzione dell’Asiago della Montagna in malga e, di recente, abbiamo snellito e semplificato le azioni di controllo e verifica perché riteniamo la produzione sull’Altopiano di Asiago sia un bene da tutelare”.

E circa il ricorso al Tar? “Se il comune sceglie qualsiasi altra modalità che non sia la De.co., siamo prontissimi ad annullare o revocare il nostro ricorso. Non potevamo non presentarlo: il Consorzio esercita un’azione di tutela di un diritto di proprietà intellettuale che appartiene a tutti i cittadini europei“. La volontà, però, è quella di non arrivare a discuterne in tribunale, secondo le parole di Innocenzi, ma anzi di trovare una via condivisa: “Riteniamo importante continuare a collaborare e siamo disponibili a valutare l’avvio di attività di marketing territoriale per la valorizzazione congiunta delle eccellenze locali, anche attraverso lo stanziamento di risorse espressamente dedicate”. In gioco, sul piano giuridico, ci sono aspetti legati alla ricaduta delle norme comunitarie delle Ig sulla possibilità di operare degli enti locali. Ma c’è, senza dubbio, anche un tema di libertà che prescinde dalla bontà, o meno, degli strumenti adoperati. Ed è questo, sopratutto, ad aver fatto arrabbiare gli amministratori asiaghesi. Quel che è certo, è che sul piano dell’efficacia del marketing la storia insegna, e basta prendere l’esempio del vicino Alto Adige, che la via di una comunicazione di territorio, quando ben fatta, porta ai risultati migliori.

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