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Oltre il business: la strategia dietro la scelta di Giovanni Pomella come direttore di Lactalis, in Italia

Valorizzare nel mondo i marchi italiani di Groupe Lactalis, emblema della cultura alimentare del nostro paese che negli anni sono entrati nel portafoglio del colosso francese come Galbani, Vallelata, Parmalat, Zymil, Chef, Santal, Mandara, cui si aggiungono i tanti formaggi Dop. E, al tempo stesso, dialogare con le comunità e i territori in cui l’azienda è presente, da Nord a Sud. Ci sono soprattutto questi temi strategici nella scelta di introdurre la figura di direttore generale delle aziende italiane, che Lactalis ha affidato a Giovanni Pomella. Con in tasca una laurea in Economia e Commercio alla Bocconi, Pomella ha maturato oltre 20 anni di esperienza nel mercato Food & Beverage domestico. Nel 2000 è entrato nel Gruppo Parmalat dove occupava, prima del nuovo incarico, il ruolo di direttore generale della BU Italia.

Giovanni Pomella

“Dare continuità nella generazione di valore per l’Italia, attraverso lo sviluppo delle sue eccellenze lattiero casearie, anche all’estero, unito ad un dialogo sempre più intenso con le numerose comunità in cui siamo presenti, rappresenta per la nostra azienda un percorso irrinunciabile”, ha spiegato Pomella in una nota diffusa da Lactalis Italia.

Appare chiara la volontà, da un lato, di lavorare sulla percezione del gruppo in Italia, dove sconta da sempre la sua origine francese pur avendo in portafoglio brand italiani fra i più storici, e dall’altra di valorizzare il pacchetto di Dop ed eccellenze nel mondo. Una strategia che passa necessariamente dal dialogo fra le diverse anime del gruppo: senza una forte identità interna risulta più difficile dialogare con il consumatore e offrire una visione e valori di marca condivisi, fatto imprescindibile per brand di portata mondiale.

Lactalis, in Italia, conta 30 stabilimenti produttivi sparsi in dieci Regioni, con un portafoglio prodotti che va dal latte al parmigiano reggiano, due centri di eccellenza nella Ricerca & Sviluppo, un fatturato di oltre 2,5 miliardi e circa 5.000 collaboratori. L’altro fronte di lavoro, dunque, dovrà essere quello interno che vede molte aziende diverse tra loro, fra le quali il gigante Parmalat dal quale proviene Pomella, ancora non perfettamente integrate con il resto della compagine. Una sfida non da poco, ma resa necessaria da un mercato non più solo attento al prodotto ma anche al comportamento delle aziende nei confronti dei contesti in cui operano. E che si evidenzia nelle parole finali di Pomella:

“L’obiettivo è di poterci affermare non solo come leader di mercato ma anche come soggetto responsabile del proprio ruolo nella società civile, dando un contributo crescente alla sostenibilità in tutte le sue componenti: sociale, nutrizionale, ambientale ed economica”.

2 thoughts on “Oltre il business: la strategia dietro la scelta di Giovanni Pomella come direttore di Lactalis, in Italia

  1. Lactalis dopo avere fatto acquisizioni nel mondo, nel settembre 2019 ha ritenuto di sanare i conti Licenziando 31 dipendenti di Collecchio (PR) con una caratteristica: tutti over 50 ma lontanissimi dalla pensione, dei quali 80% donne. Pomella ha favorito tutti i licenziamenti. Anche qs è strategia e innovazione?

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